mercoledì 21 ottobre 2020

Finanza Alternativa: il crowdfunding

Finanza Alternativa
il crowdfunding 

Fra le nuove soluzioni di Finanza Alternativa per le imprese va annoverato l’equity Crowdfunding che, partito in sordina contemporaneamente ai minibond, ha segnato un ottimo tasso di crescita negli ultimi tempi, anche grazie all’estensione a tutte le PMI di questa opportunità, inizialmente riservata a startup e PMI innovative.

Il crowdfunding viene associato alla ricerca di finanziatori per un’iniziativa attraverso la rete Internet, rivolgendo un appello diretto alla ‘folla’ dei web surfer - anche per piccole iniziative considerate singolarmente - invece che ai tradizionali canali intermediati da investitori professionali quali banche, fondi di private equity e venture capital, business angel.

 

Negli ultimi 10 anni, i prestiti delle banche italiane alle imprese sono crollati di oltre 186 miliardi di euro. Il calo, che in media è pari a quasi 20 miliardi l'anno, e' stato del 21,79%, dagli 856 miliardi di luglio 2010 ai 669 miliardi di luglio 2020.

Molte imprese per naturale evoluzione o per gli effetti della crisi mondiale hanno deciso di chiudere le attività, ma quelle che sono sopravvisute o quelle nuove nate hanno cercato sostegno in queste nuone forme di finanziamento. La dimensione ‘social’ di Internet consente infatti di creare un coinvolgimento collettivo dei finanziatori, che interagiscono in rete non solo come fornitori di capitale, ma anche come possibili contributori al progetto stesso, nella logica del crowdsourcing. Da questo punto di vista il vantaggio del crowdfunding non è legato solo all’opportunità di finanziamento, ma anche al possibile valore aggiunto dato dall’azione di marketing e di ‘validazione-critica’ di un progetto imprenditoriale attraverso la rete.


Singole persone investono insieme in un'azienda ed in cambio ricevono un ritorno, diverso per tipologia di strumento (prodotti o servizi, interessi e capitale, quote e partecipazione agli ultili). E’ la disintermediazione, spinta dalla facilità e “vicinanza” caratteristiche della rete, dalla ricerca alle volte di rendimenti più soddisfacenti, dalla voglia di mettersi in gioco. Inoltre con la Legge di Bilancio 2019 sono entrate in vigore regole agevolative per coloro che investono nel capitale di rischio di startup e PMI innovative.

Lato imprese è facile da dirsi, cercano soluzioni nuove a questioni normali e correnti da secoli.

Lo scorso anno la raccolta attraverso il crowdfunfing è stata pari a € 49,0 milioni, più del doppio rispetto al periodo precedente, mentre le piattaforme di lending hanno erogato a titolo di prestito alle PMI italiane oltre € 150 milioni.

E’ un mondo interessante ed in continua evoluzione, per approcciarlo servono competenze e strumenti adeguati ed un affiancamento tecnico e professionale, strumentale per il raggiungimento degli obiettivi. Presentare un Progetto di sviluppo non è solo redigere un business plan, ma definire un quadro strategico chiaro ed equilibrato.

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