In sintesi si punta su investimenti innovativi e internazionalizzazione, ciascuna per conto proprio, senza collaborare, autofinanziandosi o rivolgendosi alle banche, senza sfruttare le misure di agevolazione dello Stato.
Una su 4 non ha mai conosciuto la crisi economica ed in generale emergono segnali di recupero sotto il profilo dei risultati, quest’anno l’89% si aspetta di aumentare o eguagliare il fatturato, e oltre il 92% di mantenere o aumentare il personale attuale. Rispetto alla crisi economica degli ultimi anni, il 26% non ne ha mai risentito, il 14% ne è già uscito prima del 2015 e un altro 44% prevede di uscirne entro il 2017.
Fra gli altri, due sembrano essere i problemi più annosi dell’universo PMI italiano. Il primo è l’alta età media degli imprenditori (oltre la metà ha più di 56 anni, il 19% ne ha oltre 66), per cui «appare sempre più necessario affrontare il problema (strutturale e comune a tutto il sistema produttivo italiano) del ricambio generazionale». L’altro è che la piccola impresa eccellente mostra, in generale, risultati e strategie peggiori rispetto alla media impresa eccellente: «Da qui la necessità di adottare misure per innalzare la dimensione media del nostro sistema produttivo».
(Fonte MISE, 2015)
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